All’Ateneo Veneto (Sala Lettura) di Venezia in attesa dei trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, è in programma martedì 16 aprile alle ore 17.30 il dialogo tra lo storico del cinema Carlo Montanaro (La Fabbrica del Vedere) e lo scrittore Giovanni Montanaro, intorno al film muto Casanova (1927), della durata di 159 minuti, diretto da Aleksandr Volkoff, specialista nei film d’epoca in costume.
Il film Casanova in versione restaurata, integrale e con didascalie italiane sarà poi proiettato in versione integrale al Cinema Rossini di Venezia (Circuito Cinema Venezia), giovedì 18 aprile alle ore 19.00 con l’introduzione di Carlo Montanaro.
L’evento è realizzato in collaborazione con Cinémathèque Française, Giornate del Cinema Muto di Pordenone, Cineteca del Friuli, La Fabbrica del Vedere, Archivio Carlo Montanaro <<Per ricostruire il Carnevale in Piazza San Marco hanno selezionato e vestito almeno 1500 comparse, in quella che è stata probabilmente, nell’agosto del 1926, la produzione più fastosa e ricca del periodo muto a Venezia- spiega Carlo Montanaro – In precedenza solo nel 1921 per La nave di Gabriellino D’Annunzio e Mario Roncoroni si era impiegata una notevole (anche se molto inferiore) folla di figuranti in costume, ma le riprese avevano interessato Torcello e barene circostanti e non il centro storico.>>. Non a caso Casanova, questa prima pellicola ispirata ai suoi “Memoires”, per attirare spettatori veniva presentata come “il più bel film del mondo”, ovvero “la vita galante del leggendario avventuriero”. Si trattava di una superproduzione franco-tedesca che faceva capo ai russi che, dopo la rivoluzione, si erano rifugiati in Francia, dedicandosi in particolare ai film avventurosi in competizione con la Hollywood di Douglas Fairbanks. L’interprete Ivan Mosjukine, poteva fare anche il dramma e l’avanguardia (anche come regista), ma prediligeva la gaglioffagine ironica, attorniandosi di attrici affascinanti come Diana Karenne, Suzanne Bianchetti, Rina De Liguoro. Il film fu penalizzato dall’ introduzione del sonoro che lo ha fatto cadere nel dimenticatoio. La presentazione del film finalmente restaurato ha rappresentato l’evento conclusivo della 40. edizione de Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone nel 2021 con una nuova partitura composta da Gunter A. Buchwald ed eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone.