A S. Alessio Siculo dal docufilm “Echi del passato” al progetto di un film sul martirio di don Antonio Musumeci

Ha suscitato apprezzamenti, emozioni e tanta commozione a S. Alessio Siculo (Messina) la prima proiezione pubblica del docufilm Echi dal passato, ideato dal regista Fabrizio Sergi, con la realizzazione tecnica e la produzione del filmmaker Gianfranco Stracuzzi per Quartar Studio. L’opera è stata portata a compimento nell’ambito di un progetto di valorizzazione della memoria storica promosso dal Comune di S. Alessio Siculo e finanziato dall’Assessorato Regionale Autonomie Locali.

Il video racconta quattro episodi avvenuti nel giro di tre anni, durante la Seconda Guerra mondiale, condensati in un racconto di 40 minuti che hanno come location centrale il piccolo paese di S. Alessio Siculo: un incidente nel 1941, tra due aerei della RAF, nel quale persero la vita sette soldati britannici. La storia è quella di Edward Ardizzone, artista e illustratore inglese, al seguito delle truppe alleate, che nell’estate del 1943 realizzò due dipinti raffiguranti le truppe in fase di imbarco.

Foto di Rosa Ariosto

L’uno raffigurava la barbara uccisione di padre Antonio Musumeci, il parroco che il 14 agosto 1943 fu trucidato all’età di 43 anni dai nazisti (per il quale il 1° novembre scorso è stata avviata la causa di canonizzazione); l’altro invece l’assassinio del quindicenne Carmelo Quagliata, avvenuto due giorni prima a Calatabiano, figlio di alessesi. 

«Auspichiamo di poter realizzare un film sul martirio di padre Antonio Musumeci – ha comunicato Sergi – dopo avere colto l’opportunità di un bando, concretizzando in pochi mesi un reportage storico che si distingue per l’accuratezza delle fonti e per la narrazione intensa, frutto della collaborazione di numerosi ricercatori».

Alla “prima” di Echi dal passato, di fronte ad una sala gremitissima,sono intervenuti l’assessore regionale alle Autonomie Locali Andrea Messina, che ha ribadito l’impegno della Regione nel sostenere le produzioni cinematografiche; il sindaco Domenico Aliberti; l’assessore Saro Trischitta; il parroco don Letterio Maiorana, il presidente della locale Associazione Combattenti e Reduci, Concetto Fleres e Massimo Caminiti, presidente del Cinit.

Foto di Rosa Ariosto
Foto di Rosa Ariosto