In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini il numero doppio194-95 della rivista Cabiria Studi di cinema è interamente dedicato al regista riminese. Il laboratorio, che apre la rivista si intitola, infatti, “Fellini continua a danzare”. E il primo contributo è un ampio saggio, che, partendo da un’accurata analisi dei diversi linguaggi espressivi impiegati dal cineasta (il disegno umoristico, il racconto, il coinvolgimento in veste di sceneggiatore in diverse e importanti film) ne traccia un profilo di grande maestro di linguaggio audiovisivo, valorizzando scelte molto personali che, a posteriori, si sono rivelate innovative , se non addirittura rivoluzionarie : “<<Io non me ne intendo>> Fellini e il linguaggio cinematografico “ è il titolo del saggio del direttore di Cabiria studi di cinema , Marco Vanelli, corredato da un’infinita serie di fotogrammi che esemplificano in maniera organica l’approccio del grande regista con il mondo delle immagini. A seguire la lettura del film “La dolce vita” che padre Nazareno Taddei, coetaneo di Fellini, scrisse nel marzo 1960 per la rivista “Letture”, edita allora dai gesuiti del Centro San Fedele di Milano: si tratta di un pezzo di storia non solo della critica cinematografica ma anche della società italiana. Sotto il profilo della pastorale della cultura la presa di posizione di Taddei è sicuramente all’avanguardia, anticipando un approccio all’opera d’arte di impianto post-conciliare. “Fellini: cambiare il soggetto” è, invece, il titolo del saggio di Frank Burke, uno dei massimi esegeti americani dell’opera del Maestro riminese. Completa il laboratorio un’intervista dimenticata, assente da tutte le bibliografie, a Federico Fellini e Alberto Moravia, di cui ricorre quest’anno il trentesimo anniversario della scomparsa, sul rapporto fra cinema e letteratura Nella sezione Analisi, infine, troviamo due saggi: “La vocazione interrotta: il viaggio di Aldo Buzzi nel cinema” di Rinaldo Vignati e “Arrigo Benedetti e il cinema” di Alberto Marchi. Di Benedetti vengono pubblicati anche alcuni scritti sulla Settima Arte.