Al cortometraggio “Che altri occhi ti guardino” di Antonella Barbera e Fabio Leone sulla vita e l’impegno politico e sociale di Peppino Impastato è andato il Premio del pubblico in questa prima edizione di “Corteggiando i corti” rassegna di opere sulle tradizioni, storie e di personaggi della Sicilia, organizzatanella mattinata di sabato 28 dicembre dalle associazioni nazionali di cultura cinematografica, CINIT – Cineforum Italiano e C.S.C. – Centro Studi Cinematografici, rispettivamente, tramite i cinecircoli “Nuova Presenza” di S. Teresa di Riva e “Salvatore Quasimodo” di Giardini-Naxos, presso il cinema “Vittoria” di Alì Terme (Messina).
Un’edizione partecipata che ha visto alternarsi corti di alto livello qualitativo e professionale, molti dei quali pluripremiati, di giovani autori siciliani che hanno emozionato un pubblico attento e qualificato sia per vivacità di immagini che per intensità di argomenti.
La matinée è iniziata con le immagini di foto e di filmati d’epoca sul terremoto di Messina, per la ricorrenza del 111° anniversario, col documentario “La Messina di una volta e che non c’è più” di Egidio Bernava, attuale presidente dell’AGIS – Sicilia. L’autore, presente in sala, ha spiegato come è nata l’idea del filmato sulla tragedia che ha colpito la Città dello Stretto, grazie alla collaborazione di eminenti studiosi locali e di professionisti del cinema.
La rassegna ha registrato anche la prima visione del corto “Ospite”, opera prima di Chiara Rapisarda, imperniato sul tema della migrazione e sul valore della ospitalità e dell’accoglienza del popolo siciliano per la quale è stata apprezzata la regia attenta e sobria, sullo stesso tema è stato “Sharifa” di Fabrizio Sergi, uno dei vincitori di “MigrArti” 2018, del quale vanno menzionate l’intensa interpretazione di Khadija Amzil e le musiche di Lorenzo Sergi.
Nel corso della mattinata si sono proiettati, inoltre, “Uscire fuori” di Michele Leonardi, sulla reintegrazione in famiglia di una donna uscita dal carcere, “Vasa Vasa” di Alessia Scarso, sulla tradizionale festa pasquale di Modica, “ In ogni cosa fuori” di Sebastiano Pennisi, opera realizzata con gli studenti dell’I.I.S. “Vittorini” di Lentini e ispirato al romanzo di Pirandello “Uno, nessuno centomila”, “Minicu 102” di Agnese Reitano e Sebastiano Messina, toccante intervista al pittore di carretti siciliani Domenico Di Guardo alla vigilia del suo 102esimo compleanno, “Anna” di Federica D’Ignoto, sulla confessione di un segreto personale tramite la scrittura sceneggiatura, “Ignorance” di Andrea Lorenzini, dimostrazione di quanto la credulità e la soggezione popolare possano superare talvolta quella mafiosa, “Pircantaturi”, corto d’animazione di pregiata fattura, di Angela Conigliaro, Alice Buscaldi e Lorenzo Fresta, su una “figura sociale” ormai scomparsa.
La manifestazione è stata condotta da Massimo Caminiti, presidente del CINIT e Ignazio Vasta, presidente regionale del C.S.C. – Centro Studi Cinematografici, e ha visto la collaborazione di Peppe Manno, coordinatore della “Rassegna itinerante del cinema d’autore”, di Sebiano Chillemi responsabile del festival “Corti di sera” di Itala, e Nello Calabrò del festival internazionale di corti d’animazione “Zabut” di S. Teresa di Riva, i quali hanno presentato i lavori selezionati per questa edizione della rassegna.
Madrina di questa prima edizione è stata Angela D’Arrigo della Fondazione Ente dello Spettacolo che ha portato i saluti del presidente Don Davide Milani, e l’augurio di future e qualificate collaborazioni tra le due Associazioni nazionali e l’Ente, come già avvenuto positivamente all’ultimo festival del cinema di Venezia.
Erano presenti, tra gli altri, Enrico Pulvirenti direttore artistico del “CineVolta filmfestival” di Caltanissetta e Aldo Rompineve presidente del Cinecircolo “Agorá” di Giarre, Orazio Leotta, direttore artistico del cineforum “Nuova Presenza” e “Banca del Tempo” di Alì Terme, lo scultore Nino Ucchino e il fotografo Giorgio Salvadori.
Tutti gli ospiti sono stati omaggiati con le copie delle riviste curate dalle due associazioni, “Cabiria – Studi di cinema” e “Cin&media” del Cinit, “Film” e “Ragazzo Selvaggio” del C.S.C. e del calendario 2020 della “Fabbrica del Vedere” curato dall’ ”Associazione Archivio Carlo Montanaro” di Venezia con illustrazioni e foto dedicate alla celluloide, la sostanza su cui nel ‘900 ha preso corpo l’esplosione del cinema
Il brindisi finale e augurale di un nuovo anno con la realizzazione di interessanti ed emozionanti eventi culturali cinematografici, ha concluso la manifestazione, ricordando anche la storica ricorrenza del 28 dicembre 1895, prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière, con il sottofondo musicale dello spot sul cinema italiano del cantautore siciliano Santi Scarcella.