SARANNO PRESENTATI NEL CORSO DEL CONVEGNO “CINEMA E TERRITORIO:SALE CINEMATOGRAFICHE, OFFERTA E SVILUPPO” GLI ATTI DEL CONVEGNO DI SASSARI SULL’ASSOCIAZIONISMO

SARANNO PRESENTATI NEL CORSO DEL CONVEGNO “CINEMA E TERRITORIO:SALE CINEMATOGRAFICHE, OFFERTA E SVILUPPO” GLI ATTI DEL CONVEGNO DI SASSARI SULL’ASSOCIAZIONISMO

 


Nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma venerdì 16 novembre dalle 15,30 è in programma al Villaggio del Cinema il convegno “Cinema e Territorio: sale cinematografiche, offerta culturale e sviluppo.” Nel corso della manifestazione saranno presentati, in collaborazione con le associazioni nazionali di cultura cinematografica, gli Atti del Convegno sull’associazionismo di cultura cinematografica svoltosi a Sassari alla fine del mese di giugno con il contributo del cineclub Sassari nell’ambito del VII SardiniaFilmFestival. Il volume conta un centinaio di pagine : si apre con la prefazione di Enzo Natta, critico cinematografico e televisivo a lungo presidente dell’ ANCCI, ed è curato da Angelo Tantaro, esponente della Fedic presidente del SardiniaFilmfestival. La pubblicazione , edita da Alcione di Venezia, contiene oltre alle relazioni dei presidenti intervenuti, fra cui quella di Massimo Caminiti, presidente del Cineforum Italiano, anche l’intervento del regista e saggista Italo Moscati. Tra gli altri interverranno, in rappresentanza del mondo dell’associazionismo cinematografico italiano, Giancarlo Giraud (C.G.S. – Cinecircoli Giovanili Socioculturali, Presidente Liguria) e Marco Asunis (FICC – Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, Presidente). Riportiamo di seguito il testo del documento approvato e sottoscritto dai rappresentanti delle associazioni di cultura cinematografica a Sassari il 30 giugno scorso a conclusione del convegno “L’associazionismo culturale agli albori del XXI secolo.L’impegno dell’operatore culturale e il rogo della cultura” e successivamente trasmesso al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi . “I rappresentanti delle 9 Associazioni nazionali di cultura cinematografica riconosciutedalla vigente Legge sul Cinema, ANCCI(Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani), CGS (Cinecircoli Giovanili Socio-Culturali), CINIT (Cineforum Italiano),CSC (Centro Studi Cinematografici), FEDIC(Federazione Italiana dei Cineclub), FIC(Federazione Italiana Cineforum), FICC(Federazione Italiana dei Circoli del Cinema),UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI), UICC (Unione Italiana dei Circoli del Cinema), riuniti in occasione del Convegno organizzato dal Cineclub Fedic di Sassariil 29-30 giugno 2012, avente per tema ‘L’Associazionismo culturale agli albori del XXI secolo: l’impegno dell’operatore culturale e il rogo della cultura’, considerano di particolare importanza tale confronto per dare slancio unitario al ruolo e all’attività culturale delle Associazioni, anche attraverso iniziative comuni. Le associazioni manifestano la consapevolezza che i cambiamenti in corso nel Paese, dalla grave situazione economico-finanziaria alle grandi trasformazioni tecnologiche della comunicazione ,necessitano di nuove riflessioni sulla propria identità ed azioni corrispondenti a dare risposte alla forte destrutturazione sociale,etica e culturale in atto. Di fondamentale importanza è a questo proposito la trasformazione digitale in corso che rappresenta un terreno di innovazione ineludibile non solo per l’esercizio, ma anche per la rete dei circoli del cinema. In tal senso auspicano che il Ministero si adoperi perché la loro realtà possa essere più presente nel contesto culturale europeo. Questo contraddittorio inizio di XXI secolo deve continuare a vedere l’associazionismo culturale impegnato a difendere il valore della cultura cinematografica, dell’istruzione e della formazione, considerandoli ‘bene comune ’fondamentale per la qualità della vitae per la crescita democratica della società. È un compito generale che deve svilupparsi anche attraverso il raccordo con il mondo autoriale e della distribuzione cinematografica indipendente, per attivare politiche più rispondenti agli interessi di un pubblico che si vuole sempre attivo e critico. In questo ambito ritengono importante continuare a lavorare con il mondo della scuola per un’azione pedagogica tesa alla formazione delle giovani generazioni. Ritengono quindi che per conseguire tali obiettivi occorra valorizzare il lavoro professionale degli operatori culturali e l’attività di volontariato dell’associazionismo cinematografico, per l’organizzazione del pubblico,per la sua formazione e per la difesa dei suoi diritti, a cominciare da quelli sanciti dalla ‘Carta di Tabor’ del 1987 nel Congresso della International Federation of FilmSocieties (IFFS), con la presidenza del regista Carlo Lizzani.È a partire da questi presupposti che le 9 Associazioni nazionali intendono contrastare da subito le vecchie e nuove tendenze di ‘politica culturale’ da parte delle Istituzioni che ne avviliscono il ruolo attraverso pesantissimi e ingiustificati tagli dei finanziamenti. Tutto ciò mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’associazionismo cinematografico e del sistema cultura il cui investimento pubblico rispetto al Pil continua ad essere tra i più bassi in Europa.Per tutte queste ragioni le 9 Associazioni nazionali di cultura cinematografica sono al fianco degli oltre 400.000 lavoratori di culturae spettacolo in Italia che rischiano ilposto di lavoro, a iniziare da quelli dello storico polo di Cinecittà a Roma la cui memoriae le attività non devono essere messi in discussione. Le stesse Associazioni auspicano, infine, che la principale azienda culturale pubblica del Paese, la RAI, venga ‘restituita ai cittadini’ favorendone un rilancio e una gestione che recuperi integralmente la propria principale funzione di servizio culturale pubblico.” Vito Rosso (ANCCI), Cristiano Tanas (CGS), Massimo Caminiti (CINIT), Carlo Tagliabue (CSC),Paolo Micalizzi (FEDIC),Gian Luigi Bozza (FIC), Marco Asunis (FICC),Greta Barbolini (UCCA). Pier Mario Mignone (UICC)