PRESENTATO NEI MUSEI CAPITOLINI “ROMA DEI MISTERI”, L’ULTIMO SAGGIO DI VITTORIO DI GIACOMO, DIRETTORE DI CINEARTEONLINE E PRESIDENTE DEL CINEFORUM IMAGO ARTIS

PRESENTATO NEI MUSEI CAPITOLINI “ROMA DEI MISTERI”, L’ULTIMO SAGGIO DI VITTORIO DI GIACOMO, DIRETTORE DI CINEARTEONLINE E PRESIDENTE DEL CINEFORUM IMAGO ARTIS

 

 

E’stato presentato nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini il volume “Roma dei misteri” (pag. 240, Roma, 2015)di Vittorio di Giacomo, regista documentarista autore di più di cento lavori ,giornalista professionista, scrittore, Accademico pontificio per la classe dei cineasti, segretario generale della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, nonché direttore della testata CineArte on line e presidente del CineforumCinit Imago Artis I Romani fecero propri i Mysteria – detti così alla greca, in senso religioso istituzionale – dopo avere a lungo frequentato l’ignoto, gestito severamente dall’autorità civile. Lo fecero quando la noia per un mondo di armi e di armati, di moniti e di pene severe aveva spinto l’individuo, sospinto da sotterranee superstizioni, in braccio al Grande Mistero inteso come interrogativo non più eludibile e ad una religione priva di evidenti schemi di compensazione, ma più intimamente necessaria. In tale prospettiva vantano un diritto di presenza nel libro tutti i movimenti e tutti i sistemi in cui e per cui i Romani vennero in qualche modo a fare l’esperienza diretta dell’inconoscibile: i segni e i prodigi, le ierofanie e le teofanie, i misteri come sondaggio e decifrazione dell’ignoto. Ossia, i fenomeni di divinazione, augurazione, oracolistica, aruspicina, astrologia; e i misteri come provocazione, sfida o difesa – sul piano dell’azione e dei poteri – contro la Potenza. Vale a dire la magia, l’alchimia, la stregoneria, il satanismo, con i relativi corteggi.Il volume è curato da Mara Pacella. Riportiamo un passo dell’ introduzione “Roma dei misteri, in che senso? E quali misteri? E quando? Sulla soglia del li¬bro le domande si affollano, sono queste ed altre, chiedono risposte precise. Quando infatti, per un interiore e forse insopprimibile bisogno di mistero, costruiamo simbo¬li, inventiamo miti, elaboriamo cifre segrete a specchio dell’enigma fondamentale dell’esistenza; o quando, guardandoci intorno nel mondo della storia, come affasci¬nanti inseguiamo nel passato e nel presente dell’uomo i momenti in cui la sua condot¬ta appare più labirintica e indecifrabile, nello stesso atto – con caratteristica ambi¬valenza di attrazione e di ripulsa – mettiamo in moto un complesso meccanismo di domande, di ipotesi, di risposte, il cui scopo ultimo è di aggredire il mistero che ci in¬triga e ci nutre, e di esorcizzarlo razionalmente, storicamente: forse solo per renderlo domestico, meno temibile. Dopo di che, il più delle volte, il giuoco puntualmente ri¬comincia…”. Il libro, edito per i tipi di Bastogi Libri, esce nella Collana Studi Esoterici.

 

 

copertina Roma dei Misteri