A Mestre due incontri per approfondire la poetica dei registi Bolognini e Pasolini, entrambi nati nel 1922


Ultimi appuntamenti della «due giorni» organizzata dal Cinit Cineforum Italiano a Mestre per festeggiare con qualche anno di ritardo, causa pandemia, il mezzo secolo di vita. Sabato 3 dicembre alle 16.30 all’M9 – Museo del Novecento di Mestre nella Sala Lab si svolgerà un incontro intitolato “Mauro Bolognini: il regista letterario”, organizzato in collaborazione con la Uicc (Unione Italiana Circoli del Cinema) e il Centro Mauro Bolognini di Pistoia. Interverranno all’incontro il critico cinematografico (e vicepresidente CINIT) Alessandro Cuk e Barbara Sturmar studiosa e docente di lettere, autori della pubblicazione “Italo Svevo tra cinema e letteratura”. Alcuni brani del libro, riguardanti Bolognini e il suo film Senilità saranno letti dall’attrice Veronica Galeazzo. Quest’anno, infatti, si celebra il Centenario di Mauro Bolognini, nato a Pistoia nel 1922, uno dei registi più attivi nel portare sul grande schermo dei testi letterari. Tra le sue opere si possono citare La notte brava tratta da un racconto di Pier Paolo Pasolini, Il bell’Antonio dal romanzo di Vitaliano Brancati e poi Senilità da Italo Svevo, Agostino da Alberto Moravia fino a giungere ad uno dei suoi film più celebri Metello dall’omonimo libro di Vasco Pratolini.
Un incontro per ricordare un importante autore del cinema e per mettere meglio in evidenza il suo rapporto molto stretto con la letteratura italiana del Novecento. A seguire un ulteriore evento organizzato dal Cinit Cineforum Italiano, stavolta in collaborazione con il CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), per ricordare nel centenario della nascita Pier Paolo Pasolini. «Variazioni Evangeliche» è il tema dell’incontro in programma nella Sala Lab con inizio alle 17,30. I relatori, Giovanni Ricci e Marco Vanelli, direttore di Cabiria studi di cinema, da tempo hanno avuto l’opportunità di approfondire, frequentando a lungo l’archivio della Cittadella Cristiana di Assisi, un aspetto poco noto dell’attività di Pasolini, la sua partecipazione ai convegni organizzati ad Assisi negli anni Sessanta. In quel contesto maturarono non solo l’idea di realizzare Il Vangelo secondo Matteo, ma anche tutta una serie di fermenti e stimoli ampiamente documentati da Ricci nel saggio «Quanti incontri, discorsi , dibattiti, ore di fervore e di speranza…», Pasolini ai convegni di Assisi, 1962-1970 pubblicato nel numero doppio 199-200 di Cabiria studi di cinema.