Si è conclusa la 27. Edizione del Gallio Film Festival, dedicato alle opere prime del cinema italiano, al quale quest’anno ha collaborato anche il CINIT-Cineforum Italiano. La giuria era composta da Elisabetta Olmi, Fabio Rosi, Valentina Berengo, Marianna Folli, Paolo Bufalino, Sergio Frigo e Federico Pacchioni. Ad aggiudicarsi il Premio come miglior film, intitolato ad Ermanno Olmi, è stato l’opera di Lyda Patitucci Come pecore in mezzo ai lupi. Si tratta di un film di genere, un poliziesco teso ed emozionante sceneggiato da Federica Cavallo, con un’intensa Isabella Ragonese che interpreta una poliziotta infiltrata in una banda di feroci banditi serbi dove viene arruolato il fratello (molto bravo Andrea Arcangeli) con cui non si vedeva da anni.
Qui la regista ferrarese è alla sua opera d’esordio ma è stata regista di seconda unità in Veloce come il vento di Matteo Rovere con Matilda de Angelis e Stefano Accorsi e ha collaborato anche nei due sequel di Smetto quando voglio e nella serie televisiva Curon dove ha curato la regia delle ultime quattro puntate.
Il premio come miglior regia è andato a Palazzina Laf di Michele Riondino, film che parla di mobbing ed è ambientato nell’Ilva di Taranto, film che si è aggiudicato anche il premio del pubblico e quello per la miglior sceneggiatura, scritta da Maurizio Braucci e dello stesso Riondino.
Il premio speciale intitolato ad Emidio Greco, per una pellicola caratterizzata da una peculiarità di carattere tecnico, linguistico o produttivo, è andato a Metamorphosis di Michele Fasano “per la profondità della riflessione, l’equilibrio dell’integrazione tra animazione e film”.
Il premio per la migliore attrice è stato assegnato a Federica Sottile, per il film La festa del ritorno di Lorenzo Adorisio. Un’interprete siciliana per un’opera ambientata tutta nella Calabria degli anni Settanta e tratta dall’opera letteraria omonima di Carmine Abate.
Il riconoscimento come migliore attore è andato a Roberto Citran, interprete di due film in concorso: Samad di Marco Santarelli e Billy di Emilia Mazzacurati. La sua presenza alla premiazione è stata un’occasione per omaggiare un attore dalla grande carriera che giusto 30 anni fa vinse la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia per il film di Carlo Mazzacurati “Il toro”.
Citran ha anche ritirato il premio della giuria giovani che è andato a Samad e che quest’anno è stato intitolato a Michele Serra, che è stato per tanti anni collaboratore del Gallio Film Festival e anche segretario del CIN
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