IL PREMIO CINIT AL FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA (MILANO, 4-10 MAGGIO 2015) PREMIATO IL CORTO AFRICANO “DREAM OF A SCENE”

IL PREMIO CINIT AL FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA (MILANO, 4-10 MAGGIO 2015) PREMIATO IL CORTO AFRICANO “DREAM OF A SCENE”

 

 

Con l’importante raggiungimento del quarto di secolo si è conclusa l’edizione 2015 del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. La nostra presenza a Milano è stata coordinata dal presidente Massimo Caminiti che nella cerimonia conclusiva di sabato 9 maggio ha consegnato il Premio CINIT e CEM – Mondialità che consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione in Italia di un cortometraggio africano con valore educativo. Sul palco dell’auditorium san Fedele è salito il vincitore, il giovane regista egiziano Yasser Shafiey, autore dei 23 minuti di “The Dream of a Scene” (nella foto). La motivazione della giuria composta da Massimo Caminiti, Neda Furlan e Massimo Nardin è stata la seguente: per un’intrigante combinazione di meta-film, nella quale la poesia, inattesa e sorprendente, si sviluppa a partire da un impianto in apparenza documentaristico e che invece innesta nella vicenda interrogativi che coinvolgono culture e generazioni, il tutto sospeso tra verità e immagine, tra sostanza e illusione; per le testimonianze dei due protagonisti principali, i quali con atteggiamenti decisi, motivano fortemente la loro sfida esistenziale con un gesto che accresce a dismisura la loro ricerca di identità. Molti gli altri premi assegnati ai film in concorso che si sono distinti per l’alta qualità delle opere selezionate dalla qualificata organizzazione del Festival. Per la sezione principale “Finestre sul mondo”, la giuria presieduta dal regista africano Abderrahmane Sissako (candidato all’Oscar 2015 e vincitore di 7 Premi César con il film “Timbuktu”) ha premiato con 10.000 euro l’opera documentaristica “The Storm Makers: Ceux qui aménent la tempête” di Guillaume Suon (Cambogia-Francia, 2014, 66′) con la seguente motivazione: per la sensibilità e la semplicità con cui racconta tutta l’umanità di fronte ad un dramma universale. Nella sezione cortometraggi africani è stato premiato “4 Avril 1968” di Myriam Gharbi (Francia, Guadalupa, 2014) sull’incrocio tra grande storia (il 4 aprile del 1968 viene ucciso Martin Luther King) e piccola storia (una bambina che si perde nel bosco).

 

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