CINIT CONFERENZA MUSEI VATICANI 12 APRILE 2012

CINIT CONFERENZA MUSEI VATICANI 12 APRILE 2012

 

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Marco Vanelli, direttore della rivista “Cabiria.Studi di Cinema” parlerà giovedì 12 aprile alle 16 su “Arte & Cinema. Michelangelo nella settima arte” nella Sala Conferenze dei Musei Vaticani per il ciclo de “Il Giovedì dei Musei”

Ad introdurre il relatore Antonio Paolucci , direttore dei Musei Vaticani. All’incontro sarà presente anche il documentarista Vittorio Di Giacomo che mostrerà il suo “Le tombe medicee di Michelangelo e le sacrestie di San Lorenzo “(1993) realizzato per l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

 

 

 

Sarà Marco Vanelli, critico e storico del cinema, nonché direttore della rivista di studi cinematografici “Cabiria. Studi di Cinema”,edita da Cinit Cineforum Italiano e Le Mani, ad animare l’atteso appuntamento de Il Giovedì dei Musei in programma il prossimo 12 aprile alle ore 16.00. Il relatore intratterrà il pubblico sul proficuo rapporto tra il mondo dell’arte e quello della celluloide: “Arte & Cinema. Michelangelo nella settima arte”. Nel corso della conferenza sarà proiettata un’antologia di brani cinematografici dedicati alla figura di Michelangelo, con opere di Rossellini, Antonioni, Emmer, Reed, Ragghianti, Di Giacomo e Castellani.

Segue un estratto dall’intervento del relatore:”Il genio di Michelangelo Buonarroti può essere sviscerato sotto innumerevoli punti di vista. Quello scelto per questo incontro è un pò particolare: il cinema.

Michelangelo è “apparso” sullo schermo in più occasioni e per diversi motivi: si va dai film biografici a lui dedicati ai documentari, dalle citazioni esplicite a quelle più nascoste.

Tra le biografie cinematografiche si deve ricordare il magniloquente Il tormento e l’estasi (1965) di Carol Reed, con Charlton Heston, tratto dall’omonimo romanzo di Irwing Stone, dove i due sentimenti del titolo si riferiscono al corpo a corpo tra l’artista e gli affreschi della volta della Sistina.Inoltre vanno menzionati i televisivi Vita di Michelangelo (1964), di Silverio Blasi, con Gian Maria Volonté e il più banale La primavera di Michelangelo (1991) di Jerry London, con Mark Frankel e Ornella Muti nella parte della sua musa Onoria.

Le opere più interessanti risultano forse i documentari: dal contributo fondamentale di Carlo Ludovico Ragghianti col suo Michelangiolo (1964) alla penultima fatica di Roberto Rossellini, Concerto per Michelangelo (1977); dall’analisi del Buonarroti poeta di Luciano Emmer, La sublime fatica (1966), al faccia a faccia testamentario di un altro Michelangelo – Antonioni – che, poco prima di morire, si confronta col silenzio del Mosè in Lo sguardo di Michelangelo (2004).All’incontro sarà presente anche il documentarista Vittorio Di Giacomo che mostrerà il suo Le tombe medicee di Michelangelo e le sacrestie di San Lorenzo (1993) realizzato per l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Infine un cenno alle citazioni, alcune serie, altre scherzose o un pò irriverenti. L’immagine michelangiolesca più usata è quella dell’incontro tra le dita del Creatore e di Adamo dagli affreschi della Sistina. Essa appare con evidente intento tematico nei titoli di testa di Ben-Hur (1959) di William Wyler. Ma la ritroviamo anche nel poster internazionale di E.T. – L’extraterrestre (1983) di Steven Spielberg, senza contare il poster di Una settimana da Dio (2003) di Tom Shadyac con il buffo Jim Carrey nella parte di Adamo e le parodie degli immancabili Simpson dove è Bart a incarnare il simbolo dell’umanità.”

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