IL BELLUNESE ALESSANDRO PADOVANI, VINCITORE NEL 2014 DEL PREMIO GAGLIARDI, CON “PANE E SALE” SI CLASSIFICA AL PRIMO POSTO NELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO PER GIOVANI SOGGETTISTI INTITOLATO ALLA MEMORIA DI LUCIANO VINCENZONI
Si sono svolte nella mattinata di sabato 7 novembre presso l’Auditorium della Chiesa di Santa Caterina a Treviso la cerimonia di premiazione del Concorso per giovani soggettisti dedicato al ricordo dello sceneggiatore Luciano Vincenzoni e la tavola rotonda dal titolo “Scrivere la pellicola: un genere letterario?” a cui hanno preso parte i giurati del Concorso Vincenzoni(il critico Vittorio Sgarbi, lo sceneggiatire Umberto Contarello, i registi Francesco Massaro e Enrico Vanzina, la Dirigente della Regione Veneto Maria Teresa De Gregorio , il poeta Francesco Targhetta) e le giornaliste RAI Maria Pia Zorzi e Maria Luisa Vincenzoni.Il concorso, ideato dall’Assessorato ai beni culturali ed ambientali e sistema museale del Comune di Treviso, intende mantenere viva la memoria di un illustre trevigiano che con le sue sceneggiature ha segnato la storia del cinema italiano.La manifestazione, organizzata in collaborazione e con il sostegno di Treviso Film Commission, l’associazione culturale Cineforum Labirinto e al contributo di Centro Marca Banca, si è rivolto a giovani soggettisti e offre loro una occasione importante per manifestare la creatività sia su un soggetto a scelta sia su temi specifici individuati di volta in volta dagli organizzatori. Il Concorso ha ottenuto risultati importanti per numeri e diffusione sul territorio nazionale. I giovani soggettisti ammessi in via definitiva al concorso sono stati oltre 70 e provengono da tutta Italia, dal Friuli alla Sicilia. Anche i partecipanti di origine veneta, ai quali erano rivolte più specificatamente le sezioni speciali, sono stati molto numerosi, testimoniando la concentrazione nel nostro territorio di notevoli energie creative.Il vincitore della sezione generale del Concorso Vincenzoni è con il soggetto intitolato “Pane e sale” Alessandro Padovani. Il soggetto del giovane 22enne di Pedavena (BL) racconta con delicatezza la storia di Ahmed, un egiziano di cinquantacinque anni, di professione panettiere, e del figlio Fouad. Le vicende che Padovani ha deciso di raccontare parlano di un rapporto tra padre e figlio messo in difficoltà da una società in cui si vive di paura, sospetti e integrazione mancata. Il vicentino Elia Gonnella vince invece la sezione speciale “Una storia veneta”. Il soggetto intitolato “Desdemona”, è dedicato all’attrice Lea Padovani e alle sue avventure sul set del film “Otello” di Orson Welles, ambientato nella Venezia di fine Anni Quaranta.Il premio per la sezione speciale “Omobono Tenni” va alla 28enne trevigiana Lucia Filippone che ha conquistato la giuria con il suo “Il diavolo nero”, dove ha ritratto con semplicità le gesta di uno dei più importanti sportivi della città di Treviso.