A Gorizia e Lubjana il 9 e 10 maggio il 2° convegno sulla frontiera nel cinema e nella storia

La 2a edizione de La frontiera nel cinema e nella storia” esplorerà anche quest’anno attraverso la multiforme prospettiva delle immagini in movimento, ciò che è stata la vita sul confine italo-sloveno. Prosegue , quindi, Il progetto pluriennale che vede come capofila il Kinoatelje in collaborazione con numerosi partner europei, fra cui il Cinit Cineforum Italiano, per la valorizzazione del patrimonio audiovisivo comune a Italia e Slovenia e la diffusione della sua conoscenza a livello internazionale. Il convegno si svolgerà nel cinema Kinemax di Gorizia (martedì 9 maggio) e nella Cineteca slovena di Lubjana (mercoledì 10 maggio), concentrandosi sull’importanza dei cinegiornali e del materiale d’archivio nella presentazione e nell’apprendimento della storia e sul come instaurare un ambiente creativo per acquisire la conoscenze dalla storia. Si spazierà dal cinema come strumento di apprendimento della storia all’uso dei cinegiornali nella propaganda e nel giornalismo. Molto qualificata la partecipazione fra i relatori di studiosi, operatori culturali e addetti ai lavori sia italiani che sloveni: Patrizia Cacciani dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce – Cinecittà, Anna Di Gianantonio dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea del FVG, Paolo Caneppele e Simone Venturini dell’Università di Udine, Paolo Cherchi Usai della Cineteca del Friuli, Dunja Jelenković dall’Università Ca’ Foscari, lo storico Borut Klabjan del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria, il curatore dell’Austrian film museum, Jurij Meden e il professore di studi cinematografici e televisivi presso l’Università di Ljubljana Andrej Šprah. Fra gli interventi e le proiezioni in programma si segnala la presentazione del film <<Venezia Giulia>> (Juliska krajina, Radoš Novaković, Serbia / Jugoslavia, 1946), in programma a Lubjana il 10 maggio a cura di Dunja Jelenković, una documentazione cinematografica sul diritto della Jugoslavia al territorio italiano del Friuli-Venezia Giulia, allora suddiviso nelle zone A e B sotto il controllo delle Nazioni Unite. La crisi di Trieste favorì un utilizzo della presenza nei festival di opere audiovisive trasformando queste manifestazioni in arene dove cercare di far prevalere di fronte ad un pubblico internazionale le ragioni del proprio paese nella disputa sul confine nell’Alto Adriatico. Il documentario <<Venezia Giulia>> è stato il primo film jugoslavo ad essere inviato ai festival all’estero per la precisione a Cannes, ma gli organizzatori della manifestazione francese si opposero alla proiezione: la relatrice inquadrerà la questione nel contesto della “guerra fredda” e analizzerà le ragioni di questo rifiuto.