FILMFESTIVAL DEL GARDA/3 Retrospettiva FFG Balcanica Il 5 aprile 1992 a Sarajevo i cecchini iniziarono a sparare su una folla di dimostranti che manifestava per la pace, cominciava così l’assedio della città e una nuova guerra nel cuore dell’Europa. Poco più di venti anni dopo, il Filmfestival del Garda vuole raccontare una terra e un conflitto come quello balcanico, attraverso lo sguardo di chi ne ha osservato e testimoniato i cambiamenti che ne sono derivati e le divisioni interne delle etnie che rendono conto oggi come ieri, degli effetti sull’uomo. Su questo pezzo di Europa aleggia oggi un’aurea mista di attrazione, mistero, paura, curiosità, ma anche una vivacità culturale, una spinta a crescere che spesso non riusciamo a cogliere. Il cinema (con i film di Kusturica, Paskaljevic, Mihaileanu, Mungiu, Tanovic, Manchevski e altri) è stato uno dei migliori biglietti da visita di un’area così complessa, aprendo anche le porte dell’Occidente alla musica e alla letteratura dei Balcani. La VI Edizione vuole essere un’occasione per mostrare le opere filmiche di questi autori, soprattutto dei giovani e delle donne, e mostrarle al pubblico e alle scuole. Il cartellone cinematografico della retrospettiva FFG Balcanica vedrà proposti lungometraggi di finzione e documentari e incontri per ricordare la questione jugoslava a più di due decenni dall’inizio del conflitto e allo stesso tempo raccontare il fascino di queste terre, le sue secolari tradizioni e i suoi popoli in cambiamento, prossimi cittadini dell’Unione Europea. Il FFG ha da sempre un occhio di riguardo per il grande cinema da riscoprire, valorizzare o rileggere in una nuova chiave (nelle passate edizioni le retrospettive sono state dedicate a Marlene Dietrich, Agnès Varda e Alida Valli) e quest’anno la retrospettiva sarà occasione per approfondire cinema e cultura di una terra vicina all’Italia, martoriata dalla guerra che sta rinascendo e cercando di esprimere la sua nuova identità. Film di apertura della retrospettiva sarà Cirkus Columbia (2010) di Danis Tanovic, candidato al Premio Oscar come Miglior film straniero, l’opera mostra una Croazia post-comunista malinconica e controversa, sull’orlo della guerra. L’autore, classe 1979 e vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 2001 con No man’s land, è la promessa del cinema balcanico. Nel programma ci sarà anche l’affermato e pluripremiato Emir Kusturica, con Crna macka, beli macor (Gatto nero, gatto bianco, 1998) film dallo stile grottesco e innovativo, narrativamente surreale e destrutturato, che ha vinto il Leone d’Argento per la Miglior regia. Gli altri film della retrospettiva sono tutte opere di registe donne: Grbavica (Il segreto di Esma, 2006), Orso d’Oro a Berlino, e Na putu (Il sentiero, 2010) entrambi della bosniaca Jasmila Zbanic, raccontano le scelte di vita difficili di due donne forti e determinate, divise tra ragione e sentimento.Si prosegue con la serba Mila Turjlic autrice di un documentario dalla tematica inedita e originale intitolato Cinema Komunisto (2010). Infine sarà presente anche il film Djeca (Buon anno Sarajevo, 2012) di Aida Begic che mette in scena la ricerca di una traccia di umanità in mezzo a tanti contrasti. La regista è una vecchia conoscenza del festival, che ha proiettato nel concorso della III Edizione Snijeg (Neve, 2008). Vi sarà spazio anche per l’animazione con i cortometraggi provenienti dalla più importante scuola d’animazione balcanica, Zagreb Film.