E’ USCITO IL N. 173 DI CABIRIA STUDI CINEMA : IL LABORATORIO E’ DEDICATO AL FILM STAZIONE TERMINI DI VITTORIO DE SICA. ALBERTO ANILE INAUGURA LA RUBRICA “GROOVY MOVIES”, IL CINEMA DENTRO LE CANZONI E’ in libreria il n. 173 di Cabiria Studi di Cinema, il primo dell’annata 2013 della rivista edita da Cineforum Italiano e Le Mani . La travagliata gestazione del film “Stazione Termini”, una pellicola poco amata e studiata pur rappresentando una tappa importante per il cinema di De Sica e per quello italiano in generale. Costituisce, infatti, il tentativo di ricomprendere nella poetica neorealista quelle istanze borghesi che in quegli stessi inizi degli Anni Cinquanta del ‘900 si stavano facendo avanti grazie a registi come Matarazzo, Cottafavi o Antonioni . Il laboratorio dedicato a “Stazione Termini” , oltre al soggetto di Zavattini inedito custodito presso l’Archivio privato Diego Fabbri, raccoglie contributi di Maria Carla Cassarini (Stazione Termini.Il calvario di un soggetto di Zavattini fra mille intralci e problemi di produzione),Jean Pierre Bleys (Binario morto:Autant Lara e il progetto di Stazione Termini, anteprima di un capitolo della monografia su Claude Autant Lara di prossima uscita dello storico del cinema francese) e del direttore Marco Vanelli (Il Giudizio Ferroviario Note a margine di Stazione Termini) . Con questo numero Cabiria inaugura una nuova rubrica, “Groovy Movies”, a cura di Alberto Anile , che si occupa di canzoni di argomento cinematografico, cominciando proprio con il protagonista di Stazione Termini, Montgomery Clift. Nel n. 173 di Cabiria troviamo ancora due Analisi, “I pompieri di Viggiù: un film e due canzoni nell’incendio della censura” di Alberto Anile e “Nino Rota tra Fellini e Visconti: il diverso approccio musicale in due episodi di Boccaccio 70”, e la rubrica Cineforum in cui Massimo Nardin unisce nell’approfondimento due film, “Killer Joe” di William Friedkin e “Spring Breakers- Una vacanza da sballo”