E’ IN LIBRERIA IL SAGGIO DI FILIPPO BARACCHI “CAMBIANO PROGRAMMA”,. INVITO A RIPENSARE I MEDIA COME OCCASIONE DI NARRAZIONE SOCIALE

E’ IN LIBRERIA IL SAGGIO DI FILIPPO BARACCHI “CAMBIANO PROGRAMMA”,. INVITO A RIPENSARE I MEDIA COME OCCASIONE DI NARRAZIONE SOCIALE

 

E’ nelle librerie il libro di Filippo Baracchi “Cambiamo programma” (pagine 144), edito da Marcianum Press (costo 11 euro). Nel la pubblicazione il regista , fra i soci fondatori di Settimo Binario, compie un’analisi di come il continente Europeo stia cambiando e di come anche il cittadino possa essere protagonista del cambiamento.Un libro sui media e sulla loro funzione sociale , frutto di ricerca condotta nel prestigioso ZKM di Karlsruhe in Germania.In un’Europa ibrida in cui i concetti di identità e cittadinanza sono continuamente messi in discussione, è necessario legare il tema della migrazione all’analisi dei media, sempre più socialmente pervasivi.“Cambiamo programma” è un invito a ripensare i media – vecchi e nuovi – come occasione di narrazione sociale affinché sviluppino modelli europei di rappresentanza e di informazione tali da costruire senso e significato tutelando la differenza come espressione di un patrimonio di ricchezza umana e sociale. .Il testo, primo volume della nuova collana Marcianum Press Il crogiolo dedicata alla pubblicazione di tesi di dottorato, indaga e mette in comparazione i sistemi televisivi di Germania e Italia in relazione all’argomento “integrazione”. Le due nazioni europee, infatti, pur essendo vicine geograficamente, presentano storie e politiche molto diverse in rapporto ai flussi migratori. Filippo Baracchi opera pertanto il confronto tra i due sistemi radiotelevisivi, italiano e tedesco, analizzando quantità e qualità dei prodotti mediatici proposti. Tale indagine viene messa in correlazione con il sistema che regola i media e con la politica europea sull’integrazione dei migranti, descrivendone l’applicazione nei due diversi contesti nazionali.Se la Televisione ha formato le coscienze e gli stili di vita degli ultimi trent’anni, ora spetta al cittadino europeo informarsi e considerare la globalizzazione come uno strumento per rispecchiarsi e ritrovare la strada verso un nuovo programma culturale.L’ Introduzione è di Roberta Altin, antropologa e ricercatrice all’Università di Udine e di Trieste.Filippo Baracchi è laureato in Comunicazione Multimediale presso l’Università di Udine. Da diversi anni affronta lo studio dei media e delle diverse forme di creazione e partecipazione dal basso. Si occupa inoltre di Media Education e produzione audiovisiva.

 

cambiamo programma