E’ IN LIBRERIA IL N. 180 DI CABIRIA STUDI DI CINEMA, INTERAMENTE DEDICATO A ORSON WELLS NEL CENTENARIO DELLA NASCITA

E’ IN LIBRERIA IL N. 180 DI CABIRIA STUDI DI CINEMA, INTERAMENTE DEDICATO A ORSON WELLS NEL CENTENARIO DELLA NASCITA

 

E’ in uscita il numero 180 di Cabiria Studi di Cinema maggio- AGOSTO 2015, quadrimestrale edito dal Cinit Cineforum Italiano, interamente dedicato a Orson Wells nel centenario della nascita. Anticipiamo l’editoriale del direttore Marco Vanelli e il sommario dei contributi che vi compaiono.

La bomba O.

 

Era il 1949 e sul numero 17 di «Cinema», a corredo di un articolo satirico di Renato Giani dal titolo “Predive” con cuori a fumetti, dedicato alle aspiranti stelline degli schermi, compariva l’immagine che pubblichiamo qui accanto, accompagnata dalla didascalia: «Voglio fare la diva e interpretare la parte di Desdemona in un film diretto da Welles». Doveva essere una delle tante lettere con fotografie spedite alle varie case di produzione che spesso organizzavano concorsi per volti nuovi del cinema, illudendo così migliaia di giovani sognatrici con il cuore a fumetti (nel senso di fotoromanzi), ma in questo caso la ragazza sembrava determinata e con un’idea precisa di chi potesse essere il suo Pigmalione: Orson Welles. E chissà che se il regista fosse venuto a conoscenza di questa curiosa autocandidatura non l’avrebbe presa in considerazione, visto che il ruolo di Desdemona nell’Otello tutto italiano (senz’acca) a quel tempo era già passato da Lea Padovani a Cécile Aubry e a Betsy Blair prima di venire affidato a Suzanne Cloutier? Welles, molto prima di Fellini, doveva apparire allora come l’artefice di un cinema fuori dagli schemi, eccessivo, stravagante, dove tutte le bizzarrie potevano trovare ospitalità. E quindi, perché no, anche una Desdemona in sedicesimo poteva starci nel grande circo che metteva in scena sullo schermo, in teatro e nella vita, di cui era l’eclettico (e da noi poco amato) domatore. Come tutti sappiamo, quest’anno è il centenario della nascita di Welles e il trentennale della sua morte. Ma al di là delle ricorrenze è sempre un dovere parlare di lui, soprattutto quando si può fare un po’ di luce su alcuni degli infiniti rivoli dispersi o sconosciuti della sua carriera: che si tratti di scoprire da vicino chi era Mary Alcaide, che gli è stata accanto durante la lavorazione di Otello, o di ricuperare due commedie da lui scritte e da più di sessant’anni dimenticate, o di far chiarezza nei suoi rapporti umani e professionali con personaggi del calibro di Charlie Chaplin o Lucky Luciano, oppure di sentire la testimonianza di chi l’ha conosciuto, anche se per poco, sul set di un altro film fantasma quale Il mercante di Venezia (oggi finalmente venuto alla luce), in queste pagine, quasi tutte a lui dedicate, abbiamo voluto rendere omaggio a colui che è entrato nel cinema come una bomba e ne è uscito, alla sua morte, in sordina, lasciando però, per fortuna nostra, una gran quantità di ordigni ancora inesplosi.

 

SOMMARIO CABIRIA STUDI DI CINEMA N. 180 maggio-agosto 2015 LABORATORIO LA BOMBA O. : Alberto Anile Mary e il Moro pag. 4 , Marco Vanelli e Davide Zordan Orson Welles e il miracolo dell’aragosta pag. 29, Marco Vanelli La bomba Orson pag. 54, Dopo, forse, divorzieremo Gianni E. Reif, C.A. Giovetti e Sandro Angiolini , Alberto Anile Orson Welles vs Lucky Luciano, Massimo Tria Monsieur Welles, Carlo Montanaro Memorie di un corvaccio sul set del Mercante di Venezia pag. 92, Orson Welles al muro pag. 97, LIBRI Welles in libreria pag.105 GROOVY MOVIES IL CINEMA DENTRO LE CANZONI DI ALBERTO ANILE Questa sera canta Quinian pag. 114