CON MINEURS DI FULVIO WETZL PROSEGUE A LECCE LA RASSEGNA AVANGUARDIA DEL CINEMA INDIPENDENTE ITALIANO

CON MINEURS DI FULVIO WETZL PROSEGUE A LECCE LA RASSEGNA AVANGUARDIA DEL CINEMA INDIPENDENTE ITALIANO

 

Al Cineporto di Lecce (c/o Manifatture Knos, via Vecchia Frigole 36Martedì 29 ottobre (ore 20,30), per la rassegna Avanguardie del cinema indipendente italiano, organizzata da Spaziocineforum – in collaborazione con Apulia Film Commission – in programma il film Mineurs di Fulvio Wetzl. Prima della proiezione, incontro con il regista Fulvio Wetzl, presente in sala.Il film racconta la storia dell’emigrazione dall’Italia del sud, negli anni ’60, verso le miniere del Belgio, a seguito dell’accordo di scambio minatore-carbone del 1946, vista attraverso l’ottica di un gruppo di ragazzini lucani. La prima parte descrive le giornate dei quattro, Armando, Egidio, Vito e Mario, che si alternano tra la scuola, dove il maestro Fernando li educa alla cultura e alla vita, e la strada, dove i ragazzini giocano con le ‘carrozze’, trabiccoli con cui discendono a rompicollo per i vicoli, fanno bagni nelle fontane, fanno scherzi come mettere l’anilina rossa nelle acquasantiere della chiesa, provocando la reazione dei fedeli che gridano al miracolo. Tutti i giorni poi i bambini sono mandati al posto pubblico ad aspettare le telefonate dei padri e fratelli adulti che già lavorano in Belgio. Due dei nostri, Armando, accompagnato dalla madre Vitina (Valeria Vaiano) ed Egidio con tutta la famiglia, raggiungeranno i padri e i parenti in Belgio, dopo un massacrante viaggio in treno, e dopo la sosta nei sotterranei della stazione Centrale di Milano, punto di raccolta e smistamento degli emigranti da tutt’Italia. Giunti in Belgio, nella regione mineraria del Limburgo, seguiremo le vicende principalmente della famiglia Acucella: il padre Michele (Franco Nero) nei suoi massacranti turni di lavoro in miniera, tra incidenti e silicosi in agguato; la madre Vitina nei suoi sforzi per ottenere un alloggio migliore della baracca che ha trovato; Armando ed Egidio, nel loro difficile cammino di integrazione scolastica, tra le difficoltà della lingua, il fiammingo, veramente ostica, e le colline del terril, i cumuli di carbone di scarto, dove i ragazzini lucani troveranno, attraverso il gioco, le discese seduti su coperchi, giù dalle colline ripidissime, gioco simile a quello delle “carrozze” in Lucania, il modo di comunicare e conoscere le loro prime ragazzine fiamminghe.

 

 

 

mineur film locandina