Ancora spero di Marina Cicogna,  alla riscoperta di una protagonista della storia del cinema

Alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, è stato presentato Ancora spero, autobiografia della produttrice e sceneggiatrice Marina Cicogna, scritta insieme alla giornalista e critica cinematografica Sara D’Ascenzo. L’evento ha avuto come relatori dei personaggi d’eccezione nel panorama culturale italiano, a partire da Liliana Cavani, che ha  dato il via alla conversazione, da un lato affrontando il delicato  rapporto fra cinema e pubblico, dall’altro esprimendo il suo profondo rammarico per il fatto che Marina Cicogna abbia smesso di produrre film.È poi intervenuta la stessa Cicogna, fiera e contenta di aver scritto un libro così sincero: dopo aver ringraziato Sara D’Ascenzo, ha raccontato, sul filo di un’elegante ironia, una serie di gustosi aneddoti utilissimi a cogliere clima e spessore di un cinema che ormai non esiste più. Sulla classe della produttrice si sono poi soffermati Giancarlo Giammetti e Piera Detassis; quest’anno a Marina Cicogna sarà consegnato il David alla carriera.Dal canto suo Sara D’Ascenzo, ironizzando su una “identificazione” con la Cicogna durante la stesura del libro, non ha mancato di evidenziare gli aspetti umani di questa straordinaria avventura professionale. È poi intervenuto Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia con importanti trascorsi da produttore, con un’interessante sua riflessione sul “diritto alla bellezza”: l’attività professionale ha portato Marina Cicogna a operare nella produzione cinematografica nel segno di “determinazione, intelligenza e serietà”. La protagonista dell’incontro confessa come suo unico rimpianto il non essere stata presidente della Biennale di Venezia.

Paolo Mereghetti racconta delle reazioni della critica ai più celebri film prodotti da Marina Cicogna, come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto Anonimo Veneziano. Le riconosce inoltre il merito di aver insistito con Pasolini sulla presenza della Callas in Medea e di Terence Stamp in Teorema.La presentazione è stata un momento di dibattito ed arricchimento,  veramente unico per i temi discussi con riferimento ad un cinema che per meglio affrontare il suo presente ed ancor più il suo futuro non può non far tesoro del suo glorioso passato.Paolo Mereghetti racconta delle reazioni della critica ai più celebri film prodotti da Marina Cicogna, come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto Anonimo Veneziano.

Le riconosce inoltre il merito di aver insistito con Pasolini sulla presenza della Callas in Medea e di Terence Stamp in Teorema.La presentazione è stata un momento di dibattito ed arricchimento,  veramente unico per i temi affrontati con riferimento ad un cinema che per meglio affrontare il suo presente e ancor più  il suo futuro non può non far tesoro del suo glorioso passato.