Al Lecco Film Fest, che dedica quest’anno particolare attenzione al tema della libertà, un’ospite d’eccezione, Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici e dei Nastri d’Argento – il più antico dei premi italiani. E proprio di libertà si è parlato ieri nella giornata di inaugurazione, oltre che con Laura Delli Colli, anche con Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio e mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. «Mi domando se questo desiderio di libertà sia ancora presente nella nostra società ormai così narcotizzata. Noi vogliamo risvegliare il desiderio di farci delle domande», ha affermato mons. Davide Milani. E Marco Campanari: «Questo è un festival in piena salute: dai tre giorni della prima edizione siamo arrivati ai sette di quest’anno».
A proposito di libertà Laura Delli Colli, in dialogo con Angela D’Arrigo, curatrice del festival, ha dichiarato: «Difficile vivere il senso della libertà anche nei rapporti di coppia, pensiamo ai femminicidi e a Giulia Cecchettin, vessata da trecento messaggi al giorno prima di essere uccisa. I femminicidi ci dicono che il vero problema è il possesso: dietro ogni morte c’è sempre la negazione della libertà». Protagonista di questa edizione anche Alice Rohrwacher, alla quale è dedicata la retrospettiva del Lecco Film Fest, dal titolo “Introspettiva”. Proprio ieri infatti è stato proiettato il suo film Corpo Celeste. «È l’autrice più libera di tutti, imprendibile e fuori dagli schemi: siamo orgogliosi di averle dato il Nastro d’Argento come regista esordiente» ha detto Laura Delli Colli.
Sul palco di Piazza XX Settembre è poi salito l’attore Vinicio Marchioni che ha dialogato con Federico Pontiggia e ha presentato il suo libro Tre notti. «È il racconto di un’adolescenza che esplode. Un romanzo che prende spunto da un fatto autobiografico, dalla morte di mio padre, e poi ho cercato di ampliare questo tema» ha raccontato Vinicio Marchioni. In serata è stato presentato Lo chiamavano Trinità di E. B. Clucher introdotto da mons. Davide Milani e Sergio Zingarelli, presidente di Rocca delle Macie.