Al  FESCAAL 2022  il premio Cinit va a Le  depart  di Said Hamich

Domenica 8 maggio, all’Auditorium del Teatro San Fedele di Milano, la cerimonia di premiazione che ha chiuso la 31aedizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Il FESCAAAL 2022 si è svolto – per la prima volta – in forma ibrida, in contemporanea tra proiezioni in presenza e online sulla piattaforma di MyMovies. Da oltre vent’anni il Cinit – Cineforum Italiano assegna un premio a un cortometraggio africano dal particolare valore educativo. Il riconoscimento è finalizzato all’acquisizione dei diritti di distribuzione del corto vincitore, proposto nelle programmazioni di qualità della rete dei cineforum aderenti al Cinit e divulgato nelle attività progettuali di interculturalità nelle scuole.

Quest’anno la giuria – composta da Neda Furlan, Orazio Leotta, Massimo Nardin e dal Presidente  del Cinit Massimo Caminiti – ha assegnato il premio Cinit al cortometraggio Le Départ del regista Said Hamich (Marocco, 2020) con le seguenti motivazioni: “Per la narrazione lineare e coinvolgente, che rispecchia la lucida schiettezza dello sguardo del piccolo protagonista; per la capacità di restituire tutte le sfumature dell’abbandono della propria terra e dei propri affetti; per la coraggiosa e feconda rinuncia a dare risposte e a prendere posizione, che potenzia un ritratto dell’emigrazione semplice ed emozionante”.

Le Départ racconta la storia di Adil, 11 anni, che durante l’estate del 2004 trascorre il tempo giocando coi suoi amici e attendendo con emozione che il corridore Hicham El Guerrouj gareggi alle Olimpiadi. Vive con la mamma, mentre il padre e il fratello maggiore sono emigrati in Francia dove vivono da tempo. La visita del padre cambia gli equilibri del piccolo Adil, tra la prospettiva di scegliere se lasciare il Marocco e seguire il padre in cerca di una vita migliore in Europa e il legame viscerale con la sua terra, gli amici e la madre, dilaniata al pensiero di “perdere” un altro figlio.

Said Hamich confeziona il ritratto toccante di un giovanissimo migrante, fornendo allo spettatore tutti gli strumenti per formarsi il proprio pensiero e la propria idea, senza forzare la mano nel dare risposte, ma accompagnandolo con lucidità ed immediatezza in un viaggio impossibile da dimenticare.

 

In foto: Anna Culotta, delegata del Cinit alla consegna della targa