AI MUSEI VATICANI L’UOMO E L’ARTISTA MICHELANGELO VISTO DAL CINEMA

AI MUSEI VATICANI L’UOMO E L’ARTISTA MICHELANGELO VISTO DAL CINEMA

Introdotto dal direttore dei Musei Antonio Paolucci, Marco Vanelli direttore di <Cabiria -Studi di Cinema> ha analizzato il contributo dato dalla settima arte alla conoscenza dell’opera e della figura dell’artista.

Giovedì 12 aprile a Roma, nella Sala Conferenze dei Musei Vaticani, di fronte ad un folto e qualificato pubblico, si è svolto l’atteso appuntamento sull’uomo e l’artista Michelangelo visto dal cinema. La Settima Arte ha fatto così il suo ingresso nel prestigioso ciclo di incontri, I giovedì del Musei Vaticani; ad introdurre il relatore, Marco Vanelli, critico e storico del cinema, direttore della rivista “Cabiria – Studi di Cinema”, edita dal Cinit-Cineforum Italiano e da Le Mani, il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, storico dell’arte, già Ministro per i Beni Culturali e Soprintendente degli Uffizi. Paolucci ha tracciato, prendendo fra l’altro a prestito anche le parole del Vasari e qualche lirica dello scultore, un profilo, per alcuni aspetti, sorprendente ed inedito del grande artista e letterato. Vanelli ha ricordato come più volte la vita stessa dei Michelangelo sia stata portata in film, sceneggiati e documentari sul grande e sul piccolo schermo da registi come Carol Reed , Silverio Blasi e Jerry London. Passando, poi, all’influenza esercitata da Michelangelo sul cinema d’autore Vanelli si è soffermato su due opere testamentarie di due maestri del cinema italiano: “Concerto per Michelangelo” realizzato da Roberto Rossellini per la televisione italiana nel 1977, pochi mesi prima della sua morte, e “Lo sguardo di Michelangelo” (2004) di Michelangelo Antonioni, il quale, già malato e incapace di parlare, si pone a tu per tu con il Mosè della tomba di Giulio II. La relazione è stata accompagnata dalla proiezione di un’antologia di brani cinematografici: oltre ai già menzionati titoli, sono stati proposti spezzoni di opere di Emmer, Ragghianti, Castellani. E’ stato visionato anche un breve frammento del documentario “Le tombe medicee di Michelangelo e le sacrestie di San Lorenzo” (1993) realizzato da Vittorio Di Giacomo per l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, stimato documentarista, e presente all’incontro assieme a Mara Pacella, sua collaboratrice e attuale presidente del Cineforum-Cinit.“ImagoArte”.

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