AD UN SECOLO DALLA NASCITA DI INGRID BERGMAN PER RICORDARNE IL CONTRIBUTO DI GRANDE INTERPRETE AL CINEMA NEL 20°SECOLO IL CINIT CINEFORUM ITALIANO HA SCELTO UN SUO RITRATTO PER LA PROPRIA TESSERA SOCIALE PER l’ANNO 2015

AD UN SECOLO DALLA NASCITA DI INGRID BERGMAN PER RICORDARNE IL CONTRIBUTO DI GRANDE INTERPRETE AL CINEMA NEL 20°SECOLO IL CINIT CINEFORUM ITALIANO HA SCELTO UN SUO RITRATTO PER LA PROPRIA TESSERA SOCIALE PER l’ANNO 2015

 

“Il film è come un sogno, è come musica. Nessuna espressione artistica travolge la nostra coscienza allo stesso livello del film, perché giunge direttamente ai nostri sentimenti, e alle camere più oscure della nostra anima” Sono significative e profonde queste parole di Ingrid Bergman, che ci consentono di toccare con mano la consapevolezza della forza del mezzo cinematografico da lei acquisita in una carriera quasi interamente spesa sui set. In occasione della ricorrenza del centenario della nascita (29 agosto 1915) e del 33° anniversario della morte dell’ attrice(29 agosto 1982) il Cinit Cineforum Italiano ha voluto ricordare il contributo dato dalla grande interprete alla settima arte scegliendo un suo ritratto per la tessera sociale 2015 dell’associazione. Del resto attraverso l’attenzione riservata all’opera di Rossellini nelle nostre pubblicazioni, da ultimo in particolare nel Laboratorio “Ricordati Fabrizio :non si può mica vivere senza Rossellini “ del numero 169 di Cabiria Studi di Cinema, il Cinit Cineforum Italiano ha dato un importante contributo a che si cominciasse a guardare ai film in cui Ingrid Bergman è stata diretta da Rossellini come a opere d’arte. E per dare un’idea di quanto quei tre film (Stromboli , Il Miracoilo, Europa 51) fossero stati bistrattati dalla critica di allora ricorriamo nuovamente alle parole della stessa Bergman “Il pubblico non amava l’immagine che Roberto dava di me e quindi le cose non funzionavano.Lui si era intestardito a volermi come interprete dei suoi film anche se il mio tipo di attrice internazionale aveva ben poco a che fare con la sua idea di cinema. In realtà io non lo ispiravo e ormai l’avevamo capito entrambi,anche se nessuno dei due osava affrontare l’argomento”Recenti contributi di studiosi e critici hanno, invece, visto in quei film “ la possibilità di un riscatto, di una risurrezione esistenziale per il singolo e per la società…un cinema che ci induce a guardare oltre le apparenze, a cogliere la “verità che giace al fondo””.

 

tessera cinit 2015 1 fronte