Dal 3 al 6 ottobre a Cà dei Ricchi quattro giorni di cinema ed incontri per raccontare il mondo del lavoro ai giorni nostri attraverso le storie di tanti personaggi, lontani e vicini, accumunati dalla passione per il proprio mestiere e dalla volontà di trasmettere un messaggio di speranza e di felicità
L’associazione culturale Cineforum Labirinto presenta la prima edizione del progetto cinematografico “Labirinto Festival”, che si terrà dal 3 al 6 ottobre a Treviso presso lo spazio espositivo di Ca’ dei Ricchi in via Barberia grazie alla collaborazione con Tra – Treviso Ricerca Arte. Labirinto Festival è un piccolo festival cinematografico che affronta un tema di sicuro interesse e attualità, la passione per il lavoro, nell’intento di porre le premesse perché sia trattato con maggior consapevolezza e determinazione. Sono stati selezionati così cinque film, che raccontano altrettante storie di lavoratori e lavoratrici che interpretano il proprio mestiere in modo originale e significativo. L’entrata al festival sarà completamente libera e gratuita e gli spettatori saranno i protagonisti dell’evento; Ca’ dei Ricchi sarà un ambiente di reciproco scambio con al centro l’esperienza lavorativa di ciascuno. Le motivazioni che portano alla scelta di un mestiere, i problemi che si incontrano di giorno in giorno e le soluzioni che danno propulsione all’attività di ciascuno saranno i fili conduttori di queste giornate . La giornata inaugurale, giovedì 3 ottobre, prevede la proiezione di “ A casa non si torna”, un documentario che ha l’obiettivo di rovesciare il pregiudizio che esistano lavori esclusivamente maschili e non adatti alle donne. Mediante delicate interviste ad un tenace gruppo di donne al lavoro, i registi Lara Rongoni e Giangiacomo De Stefano – entrambi ospiti al Labirinto Festival, assieme alla protagonista e capo-cantiere Maria Tarozzi – testimoniano la caparbietà e il coraggio delle persone incontrate, accomunate dalla fermezza di non avere la minima intenzione di farsi dire dalla società quali lavori possano o non possano svolgere.Venerdì 4 ottobre la serata sarà dedicata al sushi e al più grande maestro di questa tradizione culinaria, Jiro Ono. In “Jiro dreams of sushi”, presentato in anteprima regionale, l’attenzione del regista statunitense David Jeib si è soffermata sull’arte culinaria del sushi e sulla devozione con la quale l’ottuagenario Jiro compie quotidianamente prelibate creazioni all’interno del mitico ristorante situato nella metropolitana di Tokyo. Nel pomeriggio di sabato 5 ottobre è in programma l’evento “Di bottega in bottega”, una passeggiata collettiva per il centro storico di Treviso per incontrare, nelle loro suggestive botteghe, appassionati lavoratori trevigiani. Partendo dalla sede del festival, il palazzo storico di Ca’ dei Ricchi, la comitiva verrà guidata da Francesca Gallo, celebre fisarmonicista trevigiana e profonda conoscitrice della realtà artigiana locale, alla scoperta di botteghe storiche e di segreti tramandati di padre in figlio; la passeggiata si concluderà poi all’osteria da Muscoli’s in Pescheria, dove la fisarmonica di Francesca Gallo sarà accompagnata dalla voce della “Beppa”, la moglie del fondatore del locale, in una riproposizione delle più belle canzoni della tradizione veneta. A seguire, presso lo spazio espositivo di Ca’ dei Ricchi, l’associazione Tra – Treviso Ricerca Arte sarà affrontato il tema del lavoro in carcere, inaugurando l’installazione dal titolo “Spirito Libero”, progetto nato all’interno del carcere di Treviso, Santa Bona, dal sodalizio tra Geco Laboratorio Artistico e Cooperativa Sociale Alternativa.. A partire dalle 21 sarà poi la volta di un altro documentario, “Le perle di ritorno”, commentato per il pubblico del festival direttamente dal regista Franco Basaglia e dal protagonista Moulaye Niang. Il film racconta la storia del senegalese Moulaye, turista e innamorato dell’arte del vetro praticata nell’isola di Murano, che riesce a realizzare il suo sogno impadronendosi dei segreti di una tradizione, la lavorazione del vetro muranese, in via di estinzione. Domenica sei ottobre sono, infine, in programma due proiezioni molto particolari: nel pomeriggio “Loro della Munnizza”, ambientato a Palermo e riguardante il prezioso lavoro nelle discariche dei Cenciaioli – veri e propri operatori ecologici ante litteram -, sarà accompagnato da un esperimento di Sociodramma sul tema del lavoro a cura di Lucia Moretto e Maria Silvia Guglielmin; la sera,invece, il regista Andrea Pavone Coppola illustrerà le invenzioni del bolognese Paolo Pasquini – creatore del Boxel, il primo veicolo elettrico per trasporto di persone – col documentario “Il coraggio del boxel”. Il regista sarà affiancato dall’ingegnere Andrea Zucchelli, responsabile di “Ondasolare”, un progetto realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna dedicato alla costruzione di automobili ad energia solare. Per ulteriori informazioni sui film, le trame e gli altri eventi è consultabile il sito ufficiale del festival: http://labirintofestival.wordpress.com/.
Per prenotazioni e altre info: cineforumlabirinto@gmail.com – 3407417350