A TREVISO “L’INFERNO” , FILM MUTO DEL 1911, SARÀ PROPOSTO AGLI SPAZI BOMBEN VENERDÌ 24 FEBBRAIO ALLE 20,45 CON L’ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE DI RICCARDO BUCK E GIACOMO MERCURIALI
L’ Iniziativa è promossa dal Cineforum Labirinto
“Cent’anni dopo si trova nuovamente avvolto nella visione orrida e meravigliosa di figurazioni ispirate a Gustav Doré, ma come rivisitate da un Melies crudele”
“L’INFERNO” è un film muto del 1911, diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan.
Il film è composto da 54 scene. Narra con fedeltà la prima cantica della Divina Commedia, con una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré. Ma questa pellicola non è un solo film, bensì una vera impresa senza precedenti. E’ il film italiano più costoso mai realizzato e la sua produzione è accompagnata da una poderosa campagna pubblicitaria. Le prime proiezioni avvengono nel tripudio di città imbandierate di tricolori: nel 1911 cade il 50° anniversario dell’Unità d’Italia e Dante, già mito risorgimentale, diventa simbolo delle aspirazioni irredentiste e nazionaliste. E’ inoltre il primo film italiano ad essere iscritto nel Registro delle proprietà intellettuali e rappresenta quindi la prima richiesta del quale si richiede il copyright.
Ma veniamo alla trama. Nella selva oscura Dante incontra Virgilio e con lui inizia il percorso tra i gironi, dove incontra tutti i celebri personaggi del poema: Minosse, Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, Pier delle Vigne e tanti altri. Nella Caina ascoltano la storia del Conte Ugolino e poi vedono Lucifero con tre teste, che sbrana un uomo che si dimena (effetto speciale ottenuto con la sovraimpressione), prima di riuscire “a riveder le stelle”.
Dal punto di vista tecnico va sottolineato che In ogni scena vengono utilizzati effetti speciali in funzione realistica: i lussuriosi trascinati dalla bufera (sovrimpressione), il petto squarciato di Maometto, la testa staccata di Bertrand de Born (esposizione multipla), la trasformazione dei ladri in serpenti (sostituzione tramite montaggio). Lucifero appare enorme grazie all’impressione separata della pellicola e in una seconda inquadratura ravvicinata, come un intuitivo primo piano, mostra in bocca un uomo che muove le gambe, anche qui grazie alla doppia esposizione.
L’interesse per il recupero di un materiale così raro ed eccezionale si coniuga ad un intervento musicale dal vivo realizzato appositamente per la performance. A cento anni dall’uscita del film l’interazione fra musica e cinema è quanto mai stimolante proprio per la tipologia del reperto cinematografico: una sequenza di immagini pittoresche che rievocano con scenografie grottesche il viaggio di Dante e Virgilio.
L’accompagnamento musicale è curato da Giacomo Mercuriali e Riccardo Buck, quest’ultimo già collaboratore del Cineforum Labirinto per lo spettacolo The River, realizzato col il contributo del Comune di Treviso. Mediante l’esecuzione dal vivo di composizioni originali, utilizzando tastiere, home-made instruments e field recordings, i musicisti Riccardo Buck e Giacomo Mercuriali si confrontano con un reperto cinematografico unico e primordiale.
Per ulteriori informazioni: www.cineforumlabirinto.wordpress.com ; cineforumlabirinto@gmail.com ; tel: 3407417350