A San Miniato, nell’ambito del Festa del Teatro Popolare , in preparazione della prima italiana di “Sarabanda”, allestimento teatrale del capolavoro degli addii di Bergman, una rassegna cinematografica dedicata al maestro svedese

A San Miniato,  nell’ambito del Festa del Teatro Popolare  , in preparazione della prima italiana di “Sarabanda”, allestimento teatrale del capolavoro degli addii di Bergman, una rassegna cinematografica dedicata al maestro svedese

Il ciclo , in programma dall’8 al 29 giugno all’Accademia degli Euteleti , è curato da Marco Vanelli e dal Cineforum Ezechiele 25, 17 di Lucca


rassegna_bergam_s.miniatoSi  chiuderà il 29 giugno con “Sarabanda” (2003) ,l ’ultima opera cinematografica   del maestro svedese Ingmar Bergman,  la rassegna cinematografica “Ingmar Bergman , autonomia di una famiglia : da  “Sussurri e grida” a “Sarabanda” curata da Marco Vanelli   , direttore di Cabiria – Rivista di studi cinematografici, e dal Cineforum Ezechiele 25, 17  di Lucca che prende il via mercoledì 8 giugno  alle 21,15 all’Accademia degli Euteleti di San Miniato L’attenzione per la produzione cinematografica di Bergman è motivata dalla scelta di Sarabanda,  definito “il capolavoro degli addii” di Bergman, come allestimento più importante dell’edizione 2011 della Festa del Teatro di San Miniato promossa da più di sessant’anni dalla Fondazione Istituto del Dramma Popolare della città toscana. . In scena, con la regia di Massimo Luconi, tra gli altri, ci saranno tre grandi attori come Giuliana Lojodice, Massimo De Francovich e  Luca Lazzareschi. Sarabanda è uno spietato affresco delle relazioni parentali, un dramma di rimpianti, rimorsi, rancori che si muovo sulla scena come quella danza lenta e malinconica che dà il titolo all’opera e nella quale avviene  l’ultimo confronto degli stessi personaggi, ma più crudeli e maturi, di Scene di un matrimonio. Nella rassegna sono appunto in programma, prima di Sarabanda :  Sussurri e grida (8 giugno) , Sinfonia d’autunno (15 giugno), Scene da un matrimonio (22 giugno).I film presentati sono solo un minimo omaggio all’arte del maestro svedese e hanno la caratteristica comune di concentrare l’attenzione scrutatrice dell’obiettivo sui volti dei suoi magnifici interpreti , ripresi in modo tale da diventare sullo schermo non più facce ma paesaggi esistenziali, capaci di parlare all’animo di qualunque spettatore in ogni tempo e a qualunque latitudine.Infotel 0571 400783 e Istituto Dramma Popolare 0571 400955  www.drammapopolare.it

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