A SAAN’A, LA CITTA’ YEMENITA TEATRO DI SANGUINOSE RIVOLTE POPOLARI, VENNERO GIRATI GLI ESTERNI DEL FILM “IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE” DI PIER PAOLO PASOLINI, FILM CHE CONCLUSE LA SUA “TRILOGIA DELLA VITA”
Sana’a. – A molti questo nome non dirà quasi nulla, ma dietro a questo si nasconde una città, che fece da sfondo alle riprese de “Il fiore delle mille e una notte” di P.P.Pasolini film che concluse la ” Trilogia della vita” (gli altri due erano “Il Decamerone” e “I racconti di Canterbury”). La città oggi è drammaticamente sulle cronache dei giornali essendo nello Yemen, teatro di sanguinose rivolte popolari. Allora Pasolini ne fu così attratto che decise di documentarla da par suo. “Ero all’ultima domenica che passavamo a Sana’a capitale dello Yemen del nord” racconta Pasolini “avevo un po’ di pellicola avanzata dalle riprese del film. Teoricamente non avrei dovuto possedere l’energia per mettermi a fare anche questo documentario e neanche la forza fisica , che è il requisito minimo. Invece energia e forza fisica mi sono bastate e perlomeno le ho fatte bastare. Ci tenevo troppo” continua il regista italiano.” Si tratterrà forse di una deformazione professionale, ma i problemi di Sana’a li sentivo come problemi miei. La deturpazione, che come una lebbra la sta invadendo, mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza e, nel tempo stesso, un febbrile desiderio di far qualcosa, da cui sono stato perentoriamente costretto a filmare”.Il documentario fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1988 quando Pasolini già non c’era più. Il regista, volendo aggiungere qualcosa in più al suo documento, fece appello a tutti, arrivando fino all’Unescp che, nel 1986, dichiarò Sana’a patrimonio dell’Universo. La Rai trasmise questo documentario due volte, l’ultima nel 1997. Non sarebbe male poterlo rivedere una volta ancora.
Massimo Rosin Presidente Cinercircolo “Visconti” Venezia.
Massimo Rosin Presidente Cinercircolo “Visconti” Venezia.